TERAMO- Si riparte in Lega Pro. E mai una vigilia è stata tanta tormentata. Non solo in casa Teramo. Intanto c’è stata la minaccia dello sciopero che poi puntualmente è stato revocata (le nuove regole prevedono che il conteggio sull’età media di ogni singola squadra verrà fatto non su tutti gli undici giocatori schierati, ma solo su dieci) e poi c’è stato il caso Teramo. "Caso" perché c’è in atto un divorzio fra Alessio Peroni che curava l’ufficio stampa (l’imperfetto ci vuole in quanto Peroni è già un ex, uno dei tanti) ed il presidente del Teramo Campitelli e poi c’è stato lo scontro violento (verbalmente parlando) fra lo stesso presidente e Coletti al campo di Piano d’Accio. Ma procediamo con ordine. I rapporti fra Peroni e Campitelli sono andati deteriorandosi fino alla rottura. Una vicenda insomma tutta da seguire. Anche in considerazione del fatto che Peroni è ancora legato da contratto con il Teramo. Più complessa la vicenda che vede in primo piano Coletti, il Teramo ed il Brescia. Brescia insiste per aggiudicarsi Tommaso Coletti. Le voci sull’interessamento delle rondinelle per il 29enne centrocampista del Teramo sono insistenti ormai da qualche giorno. La società abruzzese, però, non vuole farselo sfuggire. Tutti hanno smentito, ma alla fine chissà se, di fronte al blasone del Brescia e della Serie B, la trattativa potrà concludersi positivamente. Ed invece nel corso dell’ultima rifinitura al campo di Piano d’Accio, Campitelli e Coletti se le sono dette di santa ragione. Con toni violenti, ma senza entrare in contatto. Forse, se il ‘dialogo’ fosse rimasto all’interno dello spogliatoio sarebbe stato meglio. Ma Coletti vuole andare via, il Teramo tira fuori il contratto che Coletti ha con il club teramano. Dicono alla Teramo calcio che “quando si firma un contratto significa che c’è un accordo fra le due parti e se domani Coletti vorrà restare in biancorosso dovrà compiere almeno tre passi indietro”. Insomma prima della trasferta sul campo dell’Aversa Normanna (ore 16) sarebbe stato meglio conservare i nervi distesi. Non è stato così. Vigilia nervosa in casa Teramo con il tecnico Vivarini che indossa per domani i panni del pompiere per il fuoco che divampa. Ovviamente Coletti non sarà utilizzato nella gara con l’Aversa. Prima giornata con Cappellacci tecnico del Cosenza, con l’esordio nel campionato dei professionisti per il Castel Rigone del presidente Brunello Cucinelli. Il primo impegno sarà in trasferta, a Chieti. La squadra che rappresenta una piccola frazione di Passignano sul Trasimeno, circa 400 abitanti, è stata promossa quest’anno in 2/a Divisione della Lega Pro. E’ stata inserita nel Girone B, che comprende squadre del centro sud Italia. A guidare in panchina il Castel Rigone è Marco Di Loreto, già difensore del Perugia. E poi cìè il Chieti che il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale la Chieti Calcio, si legge nella nota, “per il mancato deposito presso gli Organi federali competenti, nei termini stabiliti dalla normativa federale, della fideiussione bancaria a prima richiesta, prevista ai fini del rilascio della Licenza Nazionale necessaria per la partecipazione ai campionati professionistici 2013/2014”. Deferito anche il Bellaria Igea Marina. Il Chieti precisa che “Le vicende di questa estate relative alla fideiussione sono arcinote,si tratta dunque di un atto ampiamente preventivato che accogliamo comunque a malincuore e con grande rammarico, consapevoli di aver fatto tutto il possibile per ottemperare agli impegni nei tempi prestabiliti". Infine L’Aquila in prima Divisione debutta in casa ospitando il Prato (ore 20.30).
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